E’ come scorrere un “Libro di famiglia” il racconto dei cento anni di attività di Casa Nervetti in quel di Sant’Angelo Lodigiano,un racconto costellato da eventi in cui la passione e l’amore per il lavoro ha creato un luogo in cui la professionalità è collegata all’ospitalità più genuina che fa parte della tradizione tramandata nelle tre generazioni che si sono succedute in questo secolo di vita.Il primo capitolo della storia vede come protagonista Agostino Angelo Nervetti, da sempre conosciuto con il termine dialettale di Usten”, che nasce il 2 settembre 1886. Nell’agosto del 1912 sposa Maria Daccò e l’anno seguente con una felice intuizione abbandona il lavoro di lattoniere mettendo le basi sul futuro di quella che sarà l’attività delle generazioni che verranno, avviando insieme alla moglie una modesta rivendita di granite,gelati e alcuni generi alimentari in una casa di corte di via Cavour.Con il sopraggiungere della prima guerra mondiale Agostino è chiamato alle armi e sarà Maria che continuerà nella piccola attività. Al termine della guerra nonno “Usten” ritiene che gli angusti spazi iniziali non siano più adeguati alle necessità della sua famiglia e dell’attività. Da qui la coraggiosa scelta di trasferirsi in più ampi locali situati nell’allora Piazzetta S.Rocco proprio difronte alla chiesa dedicata all’omonimo Santo, dove si trova ancora oggi l’attuale albergo – ristorante.In questi nuovi spazi la piccola attività si evolve piano piano, fino a d assumere a tutti gli effetti i connotati dell’impresa commercialecon l’iscrizione nel 1925 alla Camera di Commercio di Milano. Usten e Maria soddisfatti del positivo andamento della vineria-osteria,rilevano i locali e le danno il nome “Trattoria S.Rocco”. Ma tutti a Sant’Angelo Lodigiano e nei dintorni, identificheranno la trattoria diallora ed il ristorante di oggi, con il nome del suo storico fondatore “Da Usten”.Nel 1951 con la scomparsa di nonno”Usten”, il figlio Carlo Valentino subentra con mamma Maria nella gestione dell’attività, sostenuto anche dal fratello Giuseppe che nel 1958 sposa Fernanda. Nonna Maria,”regiura” della cucina, e che sino ad ora era stata la padrona assoluta dei fornelli trasforma Fernanda in una valida cuoca la quale ancora oggi conserva con cura e gelosiagli appunti con le ricette lasciati da nonna Maria, dove si racconta di una cucina semplice,ma nello stesso tempo accurata e le-gata alle tradizioni del territorio.Nel 1967 scompare nonna Maria. Il vuoto che lascia nei famigliari, ma anche tra fli affezionati clienti è grande,ancora oggi la ricordano con affetto ed emozione,non solo per le sue prelibatezze culinarie,ma anche per l’umanità ed il rapporto familiare cheriusciva a trasmettere tra i tavoli della trattoria oppure dietro il bancone di mescita.Nel 1974 Carlo sposa Sandra, e pure lei affianca Fernanda nella cucina del S.Rocco.Nei primi anni ottanta i figli di Giuseppe e Fernanda, iniziano a poco a poco a collaborare nell’attività. La terza generazione di Casa Nervetti è iniziata.Nel 1988 prematuramente scompare Giuseppe. Sarà il primogenito Augusto a subentrare e ad affiancare Carlo nella gestionedell’albergo-ristorante.Sulla fine degli anni novanta, Carlo, Augusto ed Antonio decidono che sia giunto il momento di rinnovare la struttura per meglio rispondere alle richieste del mercato ed alle esigenze della moderna ospitalità.In questa circostanza , e non senza rammarico, viene definitivamente chiuso il bar-gelateria che per tanti anni era stato il punto di ritrovo e riferimento di tanti santangiolini.E’ il settembre del 2001 quanto viene inaugurata la nuova ala destinata all’albergo classificato a tre stelle, con ulteriori camere ed adeguati spazi a servizio della struttura.Nonostante gli sviluppi e vari cambiamenti che hanno coinvolto “Casa Nervetti” immutata è rimasta l’atmosfera di familiarità che nel corso di tutti questi anni ha sempre contraddistinto il rapporto che la famiglia Nervetti ha instaurato con la propria clientela e con il suo qualificato staff di collaboratori. L’auspicio è che questo traguardo raggiunto dalla famiglia Nervetti non sia un punto di arrivo, ma in un momento così difficile, possa essere lo stimolo per continuare a migliorarsi, e per saper ritrovare nuove energie e motivazioni per il futuro.

Sant’Angelo Lodigiano , 22 giugno 2013. 

Centenario di attività 1913-2013 famiglia Nervetti

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